Il male ti separa, lento e inesorabile, dalla realtà come una fredda lastra di vetro opaco. Senti una morsa che ad ogni respiro ti stringe e cala il buio nella tua mente. I sentimenti spariscono e tutto diventa tremendamente triste. Nei rari momenti di opaca lucidità vorresti scappare nel buio, mangiare fino a scoppiare ( o per nulla), ma inesorabile torna l’angoscia, i bei ricordi fanno solo male. Allora rimane sempre e solo una via d’uscita che allenta la morsa e fa sparire l’angoscia, diventa pensiero fisso. Sono però progetti confusi che raramente (per fortuna) riesci a portare a termine. Unica salvezza: qualcuno che ti porti da un bravo dottore/specialista, il quale però deve trovare la cura giusta. Quando lo fa, dopo poche pillole, il male sparisce, esci dall’ombra e risali stanco quella fredda scala che ti riporta alla realtà. Torni finalmente a sapere chi sei.
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